lunedì 27 dicembre 2010

Cambio di rotta


Proprio quando, dopo lunghe e attente riflessioni, giungo alla conclusione che i miei soggetti e il mio stile di disegno sono sempre più indirizzati verso un pubblico giovane (con bambini  felici che solcano i mari sul dorso di una tartaruga per intenderci)....ZAC! Arriva una commissione che prevede disegni cupi dai toni assai scuri.

Si tratta di una serie di fondali per un corto d'animazione, non mi sono mai cimentato in questo genere di lavori quindi sono molto curioso di vedere cosa ne uscirà, sto provando anche un nuovo tipo di colorazione meno cartoonistica.
Il mio amore per i paesaggi, da tempo un pò sopito, si sta bruscamente risvegliando!

P.S. si, amo Tsutomu Nihei

venerdì 24 dicembre 2010

Improvement meme alias "come disegnavo a 14 anni"

Ok, non ho resistito e ho fatto una delle tabelle che girano per deviantart.

Artisticamente sono sempre stato un tipo nostalgico: è dalle elementari che non butto via un disegno e nel corso degli anni mi capita spesso di aprire il cassetto in cui sono custoditi tutti i miei vecchi fogli, versando quasi una lacrimuccia ogni volta che vedo disegni e progetti che avevo in testa all' età di 12 o 13 anni!

Non che c'entri molto, ma colgo l'occasione per fare gli auguri di buon natale e buone feste a tutti i disgraziati che seguono questo blog o che ci sono capitati per sbaglio per colpa di qualche link sibillino.

Come sempre sono ben accetti commenti, buona visione!


per chi volesse farselo ----> link

martedì 21 dicembre 2010

Post riempitivi


Mi sono ripromesso di fare almeno un paio di interventi a settimana su questo blog, quindi riciclo un'illustrazione già fatta attaccandoci le varie fasi di lavorazione, magari a qualcuno interessa (a me piace un sacco vedere le fasi di lavorazione degli altri autori).

Le braccia e le mani di Zuko sono state cambiate prima di inchiostrarlo, visto che non mi soddisfacevano ho preso un numero di Invincible per prendere ispirazione dalle bellissime mani di Ryan Ottley: "bellissime mani" in tutti i sensi, sia per le cose che disegnano sia per come sono disegnate quelle dei suoi personaggi, spero abbiate colto il sottile (?) gioco di parole.

La colorazione segue più o meno questi passaggi

L'effetto "luminoso" dell'acqua l'ho creato sfocando solo la schiuma su un altro livello, è lo stesso metodo che ho usato per l' alone luminoso intorno alle fiamme.

mercoledì 15 dicembre 2010

Contro i disegni natalizi


Una cosa che sicuramente non farò è fare disegni a tema natalizio.
Non che odi il Natale, ma il disegno natalizio in questo periodo è stata da sempre una delle certezze della mia infanzia: ce lo facevano fare all'asilo, alle elementari, le professoresse me lo chiedevano alle medie, e c'è sempre qualche contest su internet che premia il miglior disegno natalizio a sfondo splatter/erotico/alternativo.
Posso affermare di aver disegnato abbastanza disegni natalizi per una vita intera.

Per non parlare del disegno pasquale, ho passato anni della mia vita a disegnare uova di pasqua e colombe, che credo siano due dei soggetti più tristi in questo mondo.

Per protesta posto quindi dei disegni completamente A CASO, alla faccia dei babbi natale e delle renne di turno.

venerdì 10 dicembre 2010

Banner in mezzo al mare


Tra un lavoro e l' altro ho trovato il tempo di fare un nuovo banner per l' intestazione del blog.
Se vi state chiedendo il perchè dell' immagine vi rispondo già che non c'è molto significato, i passaggi mentali sono stati più o meno questi:

"Mi faccio in versione caricatura molto stilizzata che indico la scritta (come nel banner vecchio).
Anzi, disegno un paesaggino e mi faccio in mezzo al mare.
Ok, che animale posso farci in mezzo al mare? Squalo? Cavalluccio marino? Beluga? Tartaruga? Vada per la tartaruga, lo squalo farebbe paura ai visitatori, il cavalluccio marino non può imparare Surf [cit.], e il beluga so a malapena che animale sia.
Mmm più che una caricatura mi è venuto un bambino...ok, non disegno la barba e facciamo che è un bambino..."

P.S. non è vero che ignoro che animale sia il beluga, da bambino era il mio animale acquatico preferito (TUTTI da bambini avevamo un animale preferito. Io che ero un perfezionista ne avevo 3: uno terrestre, uno acquatico, e uno volatile).

P.P.S possibile che quasi tutti i miei post ormai sfocino in terribili minchiate?

martedì 7 dicembre 2010

Tutorial a 2 mani


Incollo di pari passo questo piccolo tutorial che abbiamo scritto io ed Elisa Ferrari per il forum di Kinart


La nuova copertina del numero di Comics Factory in uscita per Lucca (dell’ associazione culturale CyranoComics) è stata affidata a me, Gabriele Bagnoli (G) e ad Elisa Ferrari(E), che collaboriamo spesso insieme.
La caratteristica delle copertine di Comics Factory è la presenza di un Cyrano, la “mascotte” dal lungo naso, simbolo dell’ associazione.

(G) Prima di tutto pensiamo al soggetto.
Decidiamo che Cyrano sarà sotto le sembianze di un enorme monolite, inserito in un paesaggio in cui compaiano altri moai (i faccioni tipici dell’ Isola di Pasqua). Pensiamo di inserirci una giovane esploratrice, magari affiancata da un grosso cane, che lo indica come per dire “Trovato!”.
Ci spartiamo i ruoli in questo modo: io preparo l’ ambientazione, Elisa disegna i personaggi, io inchiostro tutto per omogenizzare il tratto, e lei colora.

1) (G) Inizio a fare qualche prova per l’ ambientazione, e già il secondo tentativo mi soddisfa: il Cyrano-moai è in primo piano sulla riva di un laghetto, alle sue spalle si intravedono altri moai sulle colline, e le montagne sono lontane sullo sfondo.
La ragazza sarà disegnata più o meno sotto il naso, in piedi con i piedi nell’ acqua. Inizialmente ragazza e cane dovevano essere sopra una piccola imbarcazione, ma alla fine il livello dell’ acqua è stato abbassato in modo che l’ acqua arrivasse sotto il ginocchio



2) (G) Disegno le matite definitive su un foglio Fabriano liscio (220 grammi), allungo il naso che altrimenti poteva essere scambiato per un naso “normale”, e aumento la vegetazione sulla testa che ricorda le piume di un cappello


3) (G) Inchiostro il tutto. Per i tratti più spessi del primo piano uso un pennarello della Copic con la punta a pennello, per il resto utilizzo pennarelli neri della Faber Castell di diversi spessori. Più gli oggetti sono lontani, più uso un tratto fino ad uniforme.
Quando disegno un’ illustrazione che andrà poi colorata preferisco non mettere neri, quindi non faccio nessuna ombra o campitura scura.



4) (G) Entra in gioco Elisa, che sulla base della mia ambientazione disegna a matita (sempre su un foglio Fabriano liscio) la ragazza e il cagnolone, inchiostro ancora io per dare uniformità al tratto.
So che la ragazza sarà rimpicciolita quando sarà inserita nel laghetto, quindi la inchiostro con un tratto un pò più spesso per evitare che l’occhio noti la differenza. Anche qui uso sia il pennarello-pennello della Copic sia i pennarelli di diverse dimensioni.

Con Photoshop assemblo personaggi e ambientazioni, e mi accorgo che il tratto della ragazza è sempre troppo fino rispetto al resto! Cercando di non andare nel panico aggiungo una traccia nera intorno alla sua sagoma per renderne il contorno più spesso. Un pò di differenza si nota ancora, ma fortunatamente con il colore sarà praticamente impercettibile, tiro un sospiro di sollievo e passo il file a Elisa!


5) (E) Ora tocca a me! Apro il mio amato photoshop e mi armo di pazienza: metto tutte le campiture base su un livello facendo attenzione che i colori in secondo piano diano meno nell'occhio di quelli in primo. Per essere più tranquilla nella scelta dei colori uso lo strumento "contagocce" per prendere alcune tonalità da altre immagini che uso come documentazione.
Creo quindi un altro livello che riservo esclusivamente all'acqua e metto in modalità di fusione "colore". A questo livello abbasso l'opacità in modo da rendere di più l'effetto trasparenza dell'acqua.



6) (E) Il passaggio successivo è quello di mettere le ombre. Duplico il livello delle campiture base e lo metto metto in modalità di fusione "moltiplica". A questo punto procedo a cancellare le zone colorate del disegno che devono essere in luce e, con qualche ritocchino qua e là, ecco che ottengo le mie ombre!
Ora tolgo un po' di saturazione alle ombre: clicco su "immagine" nella barra del menù in alto, vado su "regolazioni" e scelgo la voce "tonalità/saturazione". Adesso giocherello un po' col cursore che regola la saturazione dei colori finché non ottengo l'effetto desiderato.
P.S. Le ombre della parte in secondo piano le ho fatte su un altro livello per poterle gestire liberamente.



7) (E) Messe le ombre mi preoccupo di abbellire le mie campiture base.
Duplico di nuovo il livello con le campiture base e comincio a lavorarci su.
Con la bacchetta magica seleziono volta per volta le varie aree di colore e le sfumo con lo strumento "sfumatura". I colori che costituiscono la mia sfumatura sono uno un po' più scuro e uno un po' più chiaro di quello base di partenza.
Lavoro anche sul livello delle ombre in secondo piano. Sfumo l'ombra delle nuvole in modo da dare un effetto un po' meno piatto.
Faccio la stessa cosa anche con l'ombra della collina.



8) (E) E' il momento degli ultimi ritocchi.
Su un nuovo livello "normale" faccio le luci delle rocce e dell'erba in primo piano. Io qui ho deciso di dare una leggera sfumatura alla luce dell'erba.
Su un altro livello creo delle sfumature scure per le zone in primissimo piano e più in ombra (es. sotto il mento del faccione di pietra).
Altro livello ancora per i riflessi dei capelli e dell'acqua. Un effetto che mi piace dare ai riflessi è quello della sfocatura: duplico il livello dei riflessi, scelgo il filtro sfocatura regolandolo a mio piacimento e infine (forse) abbasso l'opacità del livello.
A questo punto coloro la linea dell'inchiostrazione in secondo piano e dell'acqua.
Aggiungo infine un po' di sfumatura rosata a guance, gomiti e ginocchia della ragazza…et voilà!

mercoledì 1 dicembre 2010

Bending Master



Sono stato indeciso fino all'ultimo sul soggetto, alla fine ho optato per una classica immagine celebrativa con i 4 dominatori principali della serie.


Ho notato che a lavorare con photoshop sono più produttivo rispetto al disegno manuale.
Se mentre sto disegnando una tavola qualcosa non mi riesce mi dico "ok, questa cosa non mi riesce, vado a fare un giro al pc così mi schiarisco le idee".
E gli schiarimenti di idee non durano mai meno di 10 minuti.


Invece per colorare con photoshop ormai ho sviluppato una specie di meccanismo automatico che mi fa tirare avanti per ore consecutive senza mai una pausa.


Che sia il caso di provare nuovi tipi di colorazione? Si, sarebbe il caso!