martedì 31 dicembre 2013

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Anche quest'anno ho fatto un piccolo omaggio allo Hobbit, nominandolo con il titolo di un capitolo del libro.
Buon inizio 2014 a tutti!

mercoledì 18 dicembre 2013

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug - Recensione


 Come l'anno scorso improvviserò ora una recensione dello Hobbit, semplicemente perchè tengo particolarmente all'argomento, essendo sia un fanatico tolkieniano sia fanatico della trilogia di Peter Jackson.

Questo post contiene ovviamente SPOILER

Del primo film avevo parlato qua, e dopo una seconda, terza e quarta visione hanno trovato conferma i miei dubbi su una prima parte troppo noiosa, con alcuni dialoghi non proprio riuscitissimi a casa Baggins e scene delle quali non si capisce il senso e la durata, da Granburrone in poi è una meraviglia.
Insomma, che questi film non siano dei capolavori come la trilogia del Signore degli Anelli ormai si è capito, hanno molti punti forti ma altrettanti punti deboli, e anche tutti i giudizi sul primo film che ho sentito spaziavano dal "Molto bello, ANCHE SE..." al "non mi è piaciuto", passando per "a 48 frame sembrava Beatiful" e "Volevo vedere Lily Evans ma ho scoperto poi che sarà nel secondo film"

Mi è piaciuto La Desolazione di Smaug? Si. No. Forse. Abbastanza.
Questa si è rivelata una recensione complicata da scrivere, sia perchè la critica cinematografica non mi compete, sia perchè sto elaborando il mio giudizio man mano che scrivo.
Ad esempio, in questo momento sto scrivendo l'introduzione, ma sotto ho già pronto gran parte del testo che è molto cambiato dalla prima stesura: inizialmente ero stato più critico, aspro, lamentone nei confronti delle parti diverse dal libro, ho lasciato libero di sfogarsi l'ultras tolkieniano dentro di me che mentre scrivevo lanciava bombe carta facendomi cori nella testa “chi cazzo era quello, Beorn?? Cinque minuti dentro Bosco Atro?? E quella puttana di Tauriel?? Orchi ovunque!!!11!!1!!1”
Ora sto affrontando questa recensione più rilassato, chissenefrega della fedeltà al libro, cercherò di vedere questa cosa per quello che è: un FILM.
Un film basato sullo Hobbit.
DISCLAIMER: in questa recensione i miei disappunti sulle scelte di PJ saranno espressi tramite dei discreti “(??)”

Ma andiamo con ordine.
Anche quest'anno ho fatto una trasferta fino all'Arcadia di Melzo, per vederlo al meglio in HFR 3D.
Una cosa molto positiva è che non ho mai avvertito quel fastidioso effetto soap-opera che mi ha disturbato l'anno scorso per la prima mezz'ora di film.
Sembrandomi improbabile che il mio occhio si sia abituato a questa tecnologia dopo la visione di UN film un anno fa, voglio pensare che sia merito di Peter Jackson, che magari ha messo a posto qualcosa rispetto alla prima pellicola.
Ho detto una cagata e in realtà mi sono abituato io? Forse.
Fatto sta che ho apprezzato i 48 frame più dell'anno scorso, li ho trovati disturbanti solo in pochi momenti.

Il film parte di botto, MOLTO di botto.
In quest'ottica è un peccato non aver inserito decentemente la parte di Beorn: il primo capitolo era finito coi Nani a ventordicimila leghe da Azog dopo che le Aquile hanno attraversato in volo mezza Nuova Zelanda, un inizio leggero e comico alla casa di Beorn ci sarebbe stato perfettamente, e magari non si sarebbe neanche snaturato troppo il personaggio.
Prometto che questa sarà la mia unica lamentela verso le scelte di PJ nei confronti del libro, portate pazienza però, al geniale arrivo dei Nani a casa di Beorn ci tenevo proprio tanto, ma vavè.
Dopotutto ci tenevo anche a Tom Bombadil ma sono sopravvissuto anche senza, e col senno di poi è stato meglio così.

Da qui il viaggio prosegue speditissimo (troppo?): Bosco Atro è solo un piccolo intralcio nel percorso, si affrontano i ragni, dopo una manciata di dialoghi si esce abbastanza in fretta dal Regno degli Elfi, e si arriva a Pontelagolungo in un batter d'occhio, che uno si domanda come saranno occupate le restanti 2 ore di film.
Nel frattempo hai ormai capito che le parti più riuscite di questa trilogia sono le risse.
Un esempio? La fuga nei barili: fantastica. E' un vortice adrenalinico di acqua, armi, Nani, Elfi e Ochi che si menano. Mentre sono dentro ai barili su un fiume, non so se mi spiego.
E' chiaro che PJ non vede l'ora di arrivare a Pontelagolungo, perchè è lì che fa convergere tutti i personaggi, anche quelli che non avrebbero apparente motivo di essere da quelle parti.
In questa piccola (bellissima) città iniziano quindi a formarsi intrecci politici e amorosi (??), i Nani si dividono in un paio di gruppi, arrivano Legolas, Tauriel, Bolg, e Orchi. Orchi ovunque.
PJ è così ansioso di arrivare al drago che concede ai Nani mezza giornata (??) per raggiungere la Montagna e trovare la porta segreta.
E' come arrivare a Riva del Garda in tarda mattinata, e i tuoi amici burloni ti dicono che prima di sera devi trovare la loro casa “sul versante ovest” del monte Baldo, altrimenti dormirai all'aperto in mezzo alle vacche in un prato.
Nel frattempo Gandalf compie balzi nell'iperspazio e si sposta a suo piacimento nella Terra-di-Mezzo, esplorando le tombe dei Nove (??) e fronteggiando lo spirito di Sauron a Dol Guldur. Parti che non mi convincono molto per come sono state gestite, vorrei sapere se un neofita ha capito bene 'sta cosa che il Negromante è Sauron, che le statue diventano Spettri e ti pugnalano, che i Nazgul erano rinchiusi nelle tombe, e che Sauron sta radunando un esercito.
Ma come, non era nel Signore degli Anelli che c'era Sauron che era risorto e radunava eserciti? (E' una domanda retorica, che nessuno si metta a spiegarmelo nei commenti, grazie)
E' reso bene comunque lo scontro tra i due poteri, l'aura di Sauron che sovrasta Gandalf mi è piaciuta, un pò meno lo zoom ipnotico sull'Occhio.

Parlando dei personaggi introdotti in questo capitolo:
Bard: mi piace molto. Dopo qualche minuto ci si abitua e smette di assomigliare a Will Turner dei Pirati dei Caraibi (anche se Thranduil ti fa vacillare un attimo, cercando di interpretare ad un certo punto un pirata-zombie di Barbossa)
Thranduil: mi piace abbastanza. Bei capelli.
Il Governatore: perfetto
Wolveri...Beorn: l'orso è una figata, le sembianze umana un pò meno. Sarà per la forzata aria da duro che gli hanno dato o le 4 frasi fatte che dice, ma mi è parso piattissimo
Legolas: se non ti eri scandalizzato troppo dei suoi skateboard nella trilogia, non ti scandalizzerai nemmeno qua. Vola, mozza teste, tira cazzotti, salta come uno jedi, gira come un Beyblade, lancia laser dagli occhi. A momenti ci si chiede perchè non uccida da solo 10 mila Uruk-hai al Fosso di Helm, essendo palesemente dotato di superpoteri.
Tauriel: il rischio boiata è stato molto alto fin dal primo momento in cui l'hanno annunciata, e ha confermato le mie aspettative in pieno.
Mi piace pensare che il suo ruolo nella trama sia stato deciso così:

“Ragazzi, parliamo di Tauriel.”
“Chi?”
“Dai, quel personaggio femminile che le associazioni internazionali dei diritti di parità dei sessi nella cinematografia ci hanno costretto a inserire!”
“Quelli che ci avevano fatto aggiungere quelle scene pallosissime con Arwen nella trilogia?”
“Si esatto!”
“Ah...Ok...Facciamo che se la fa con Legolas?”
“Tutto qua?”
“Aspe' aspe', facciamo che Legolas è innamorato di lei, ma lei si innamora di un Nano!!”
“Un Nano?? Gli spettatori non si berrano mai una puttanata simile!”
“Ma si dai, e poi facciamo che il padre di lui dice a lei di stargli alla larga, e lei manda affanculo la sua gente per seguire il Nano!”
“Uhm, è così idiota che potrebbe funzionare, che Nano facciamo?”
E qui Peter Jackson in penombra sorride malignamente e mormore “...E pensate che abbia fatto un Nano dalle fattezze elfiche casualmente? Uh uh uh...”

Insomma, fino alla Montagna il film funziona abbastanza bene ma non brilla particolarmente.
Nonostante sia una gioia per gli occhi non ci sono eccezionali picchi emotivi e c'è il solito difetto che, evidentemente, graverà su tutti questi film: la colonna sonora.
La musica boh. Non è brutta, sia chiaro, ma si distinguono appena un paio di temi musicali e non è niente di sconvolgente. Ogni singolo brano della colonna sonora del Signore degli Anelli è più memorabile di quasi TUTTO quello sentito finora.
Allora bastavano poche note per riconoscere il tema dell'Anello, di Sauron, della Compagnia, di Minas Tirith, degli Uruk-hai, di Rhoan, dei Nazgul (e badate, mentre scrivo sto canticchiando le note di tutti questi esempi), erano tutti riconoscibili e incisivi.
Insomma, a uno spettatore casuale fin qua rimarrebbero impresse poche scene, tra le quali la fuga nei barili, forse qualche ragno, e magari una città sulle palafitte.

Poi arriva il drago.

Smaug il Terribile.
Smaug La Massima Calamità.
Smaug il Riparatore di Pellicole.
Vedere Smaug in quel cinema, su uno schermo di 500 mq, a 48 frame, ha reso il viaggio fino all'Arcadia di Melzo ripagato.
Guai a chi guarda questo film scaricato da internet, o in dvd, o su una tv non abbastanza grande per il drago: riuscite a vedere ogni singola scaglia, le tonsille, ogni piccola ruga facciale di Smaug? Ecco, allora lo state guardando su un mezzo adeguato, e Smaug ne sarà felice.
Smaug è la cosa più potente che abbia mai visto sullo schermo di un cinema: la voce, la sinuosità dei movimenti, le espressioni del viso, tutte le scene all'interno della Montagna ti incollano alla poltrona come se un vero drago tolkieniano avesse puntato il suo sguardo sugli spettatori, maledicendoli e paralizzandoli.
PJ non nasconde niente, non c'è nessuna inquadratura che non riveli ogni singola parte di Smaug in tutta la sua maestosità: la camera lo esplora, lo aggira, gli passa davanti e dietro, ti getta lì con lui e il drago diventa improvvisamente reale.
Chissenefrega se quegli stupidi Nani provano a fermarlo con mezzi assai improbabili (mmm uccidere un drago con l'oro fuso? FATTO!), fa lo stesso se Smaug li insegue per un'ora ripetendo sempre le stesse minacce, chissenefrega se non si capisce perchè ad un tratto se ne vola via senza neanche polverizzare quei moscerini.
Il finale ti lascia con la bocca aperta, e tu vorresti essere lì per continuare a vedere Smaug.
Ma non vorresti essere coi Nani, perchè per loro ormai Smaug è andato.
Vorresti essere a Pontelagolungo.
Sai che magari ti incenerisce, ma avrai almeno un'altra occasione di vedere il Fuoco!

In conclusione, dimenticatevi il libro e andatelo a vedere nel cinema migliore che riuscite a trovare, ne vale la pena.

EDIT: dopo averlo visto per la seconda volta, dico che l'ho apprezzato di più rispetto alla prima visione.
Forse perchè ho finalmente raggiunto l'illuminazione e ho evitato nella mia testa qualsiasi riferimento con l'opera originale, forse perchè sapevo cosa aspettarmi, ma questa volta mi è piaciuta moooolto di più anche la parte pre-Smaug.
Tutte le cose che mi irritavano e infastidivano nel primo film sono quasi completamente assenti, ad esempio le battute infelici di alcuni Nani (Ori con le sue "chiappette", Dori con le sue tendenze da stilista represso), Radagast con il suo guano, alcune frasi del prologo che suonavano proprio male (colpa anche della traduzione? Del doppiaggio?), parti eccessivamente morte etc...
La Desolazione di Smaug batte Un Viaggio Inaspettato, yeah!