Oltre al Natale io la vedo anche come il Capodanno dell'anno fumettaro, è un punto di arrivo e allo stesso tempo un punto di partenza.
Almeno, io la vivo in questo modo.
Sono stato 4 giorni alla fiera, e adesso sento il bisogno di fare talmente tante cose che se potessi starei 20 ore al giorno a lavorare.
Entrare in diretto contatto con così tanti fumettisti professionisti è sia un clamoroso intervento a gamba tesa all'autostima sia un pieno di carburante per andare avanti.
Come ogni anno ti ricordi che ci sono migliaia di persone che disegnano cose che tu non sai fare, che hanno uno stile immensamente più figo e personale del tuo e che fanno tavole maledettamente più belle.
Il segreto è trasformare l'intervento in gamba tesa in un fallo a proprio favore.
Il primo giorno agli incontri con gli editor non sono stato preso in considerazione da nessun editore a cui avevo lasciato il portfolio (ok, editori come la Bao incontravano 3 persone ogni 100, ma altri avevano la mano un pò più larga) e mi sono abbastanza demoralizzato.
Il secondo giorno ho deciso che sarei rinato dalle mie ceneri, e non vedevo già l'ora di tornare a casa per mettermi al lavoro.
Workshop con Barbieri: in 10 minuti ha praticamente fatto da zero un'illustrazione |
Alcuni piacevoli incontri hanno impreziosito la mia esperienza alla fiera: il seminario con Paolo Barbieri è stato illuminante ("appena torno a casa devo darmi alla pittura digitale"); Marina Iovine mi ha dato utili consigli sul mercato francese ("appena torno a casa devo fare qualche tavola in stile umoristico e cancellare il gatto da questa tavola"); Ketty Formaggio e Giuseppe De Luca sono stati disponibilissimi a dispensare consigli e commenti sul mio portfolio ("appena torno a casa devo modulare di più il tratto e modificare i colori di questa tavola"), abbiamo passato una serata con la piacevole compagnia di Davide Cencini e Rita Micozzi parlando e spettegolando dei tanti editori e autori con cui hanno avuto a che fare ("appena torno a casa devo fare delle tavole di prova per queste serie"); e Paolo Cossi non si tira mai indietro quando ci sono da raccontare esilaranti aneddoti sulle sue serate all'insegna del vino ("appena torno a casa mi ubriaco").
Il tutto circondato dagli amici della Cyranocomics, con cui non ci si annoia mai.
Grazie mille alle persone che sono passate a salutarmi allo stand e a comprare T-Short!
Insomma, la morale della favola è che voglio passare i prossimi 12 mesi a impegnarmi sul serio, per andare alla prossima Lucca a spaccar culi.
Quanto bella è stata la mostra di Blacksad? |
<3
RispondiElimina<333
RispondiElimina:D
Come direbbero nei film americani, "questo è lo spirito giusto!!" :D
RispondiEliminal'importante è non demoralizzarsi perchè al mondo ci sarà sempre qualcuno che è migliore di noi, anche l'artista che magari ritieni sia il più odiosamente bravo ha chi lo supera di molto... è un concetto un po' difficile da mandar giù, io stessa spesso e (non) volentieri mi sento a terra per il medesimo motivo, ma bisogna imparare ad andare avanti credendo in se stessi e in ciò che si fa :)
Grazie a te per il disegno e la dedica! ^^
RispondiElimina